Sue vignette di satira e illustrazione sono state pubblicate in: Confronto, ABC, Linus, Alterlinus, Arcibraccio, Panorama, Espresso, La Repubblica (Satiricon), Vie Nuove, Manifesto, Lotta Continua, Reporter, Le Monde.A partire dagli anni Sessanta la sua ricerca artistica si concentra nello sviluppo della "narratività", non come illustrazione, ma in sequenze di forme inventate che si sviluppano l'una dall'altra formando il "racconto". Quella dei quadri/sequenza (di solito di cm. 242 x 60) è la modalità più comune attraverso la quale le sue opere pittoriche si presentano. Nel 1967 egli inizia a dedicarsi al fumetto di satira, impropriamente chiamato "d'avanguardia", in cui sviluppa e rende visibili le problematiche formali della letteratura e della pittura del Novecento. Sono frutto di tale esperienza anche i cosiddetti "poemi" di testo e figure – di cui “Graf Zeppelin” è uno degli esempi esposti in mostra - dove viene creata una nuova dialettica fra testo scritto e immagine con una costante interscambiabilità tra i due livelli di comunicazione.
L’esposizione raccoglie una selezionata serie di opere di Renato Calligaro.
Nato a Buja (Udine) nel 1928, Renato Calligaro ha trascorso l'infanzia e la giovinezza alternando permanenze in Italia, Argentina e Brasile. Dopo l'esperienza della guerra vissuta in Friuli, nel 1946 si è trasferito nuovamente a Buenos Aires per frequentarvi la Facoltà di Architettura. Pittore e scrittore, Calligaro ha individuato nella pittura il suo linguaggio privilegiato, unendovi l’attività di illustratore e fumettista che ha accompagnato tutto il suo percorso professionale.L’esposizione raccoglie una selezionata serie di opere di Renato Calligaro.
