La mostra “Collezioni del Comune di Muggia, conoscere il patrimonio per amarlo”, organizzata dall’Assessorato alla Cultura e curata da Massimo Premuda con la collaborazione di Maria Isabella Costadura, presenta una selezione di oltre 50 opere di più di 40 artisti della nostra regione e non, fra le quasi 300 opere conversate nelle raccolte dell’ente. L’esposizione che si concentra sull’arte del Novecento, in particolare dagli anni Cinquanta ad oggi, si articola in quattro sezioni; si parte dalle vedute muggesane, che ritraggono gli scorci più suggestivi della cittadina istroveneta, per arrivare agli oli della pinacoteca, con quadri di grande formato dal figurativo all’astratto, e ancora tante opere su carta in bianco e nero, fra cui spiccano la grande tempera di Giuseppe Capogrossi e i carboncini neorealisti di Giuseppe Zigaina, per giungere infine a una significativa sezione di bronzi di Ugo Carà, Giuseppe Negrisin e Mariano Cerne.
"Sono quasi trecento le opere d’arte conservate nelle collezioni del Comune di Muggia fra dipinti, sculture e opere su carta. Un patrimonio artistico e un’eredità culturale da tutelare e valorizzare, da studiare e condividere, da far conoscere e amare.
Le collezioni d’arte del Comune di Muggia nascono nei modi più diversi, da acquisizioni mirate a libere donazioni, da importanti collettive e animate ex-tempore del passato fino ad approfondite retrospettive e personali recenti. Oltre ad alcuni pregevoli ritratti e vedute dell’Ottocento, le raccolte si concentrano sull’arte del Novecento, in particolare dal 1954 ad oggi grazie a una serie di significative esposizioni che hanno generato acquisizioni e donazioni indicative delle politiche culturali di quasi settant’anni.
Mi riferisco in particolare al ciclo di mostre internazionali “del Bianco e Nero” promosse dall’allora Sindaco Pacco che dal 1954 animarono per una decina d’anni la palestra che oggi porta il suo nome, ospitando artisti del calibro di Giuseppe Capogrossi, Sabino Coloni, Edoardo Devetta, Maria Lupieri, Tranquillo Marangoni, Marcello Mascherini, Armando Pizzinato, Nino Perizi, Dino Predonzani, Livio Rosignano, Marino Sormani, Lojze Spacal, Carlo Giorgio Titz, Emilio Vedova e Giuseppe Zigaina. Grandi nomi italiani e regionali le cui opere, premiate in questa rassegna, entrarono nel patrimonio del Comune di Muggia grazie alla formula del premio acquisto e costituirono l’embrione della Pinacoteca Comunale.
Negli anni a seguire altre occasioni espositive e diverse iniziative culturali hanno generato donazioni importanti, come l’opera di Rafael Alberti donata nel 1975 dal poeta spagnolo in esilio in Italia in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria o le numerose vedute di Aldo Bressanutti donate dal 1978 al 1992 in occasione della pubblicazione dei sei volumi illustrati sull’Istria e il Friuli Venezia Giulia.
Il lascito sicuramente più rilevante è il corpus di oltre cento opere fra sculture, disegni, dipinti, stampe, medaglie e oggetti di design, che l’artista muggesano Ugo Carà ha donato alla città nel 1999 e che oggi costituisce la collezione permanente del museo a lui dedicato, che lo scorso anno è stato oggetto di riordino e schedatura completa nel Catalogo Regionale SIRPAC valorizzando così l’importante raccolta e diffondendone la conoscenza a un vasto pubblico.
Un’ulteriore testimonianza della varietà e vivacità delle raccolte è la stessa articolata storia degli spazi espositivi che ci aiuta a ricostruire la genesi delle collezioni. Dopo le mostre presso la Palestra Comunale “Giordano Pacco”, nacque, nel 1960, la Galleria Comunale “Lo Squero” al pianoterra di quello che oggi conosciamo come Centro Culturale “Gastone Millo” e che all’epoca ospitava anche la sede di Muggia della Biblioteca del Popolo. Questo spazio fu particolarmente attivo dagli anni Sessanta agli anni Ottanta con personali di artisti del territorio e collettive di grafica e nel 1989 venne intitolata allo scultore Giuseppe Negrisin. La Sala Comunale d’Arte, ospitata in seguito nel palazzo del Municipio e che a breve verrà trasferita nella Casa delle Associazioni, ha offerto così negli anni la possibilità a moltissimi artisti e associazioni di esporre la propria ricerca, rispecchiando a pieno l’esuberanza creativa di Muggia e del suo territorio.
Ma anche l’arte contemporanea italiana e internazionale ha trovato spazio con il ciclo di mostre “Minimi intenti” che ha animato per oltre un decennio, dal 1986 al 1997, prima la Casa Veneta, oggi sede del Civico Museo Archeologico, e poi la Sala Negrisin. Con l’apertura del Museo d’Arte Moderna “Ugo Carà” del 2006, l’attività di divulgazione del contemporaneo è stata ripresa in maniera continuativa in particolare con il PRACC-Progetto Arte Contemporanea Carà.
Il dinamismo espositivo di quasi settant’anni ha così generato un virtuoso ricambio di artisti e movimenti con conseguenti donazioni e acquisizioni da parte dell’Amministrazione a documentazione dell’attività culturale svolta.
Ma il patrimonio non si esaurisce qui, poiché include anche numerose sculture all’aperto, in piazze e parchi, dei più grandi scultori muggesani come Carà, Negrisin e Villibossi, che oggi sono diventate il punto di partenza di un suggestivo percorso di turismo culturale.
Muggia è una cittadina che ha sempre amato guardarsi e raccontarsi, come ben testimoniato dalle numerose vedute della cittadina istroveneta in mostra, ma anche dall’ampia sezione locale della Biblioteca Comunale “Edoardo Guglia” che documenta la storia di Muggia fino all’oggi.
La presente mostra intende dunque raccontare attraverso opere scelte la pluralità di artisti, tecniche, movimenti e sperimentazioni che si sono avvicendati sul territorio muggesano restituendone gli esiti artistici con dipinti, sculture e opere su carta in un allestimento ricco di suggestioni che procede per analogie e contrasti, e che per la prima volta presenta al pubblico un corpus così ampio di opere conservate dal Comune di Muggia nelle sue diverse sedi istituzionali, frutto dell’attività espositiva e delle politiche culturali delle diverse amministrazioni che si sono succedute dal secondo dopoguerra ad oggi.
La mostra, che presenta una selezione di oltre 50 opere di più di 40 artisti della nostra regione e non, si articola in quattro sezioni; si parte dalle vedute muggesane, che ritraggono gli scorci più suggestivi della cittadina, per arrivare agli oli della pinacoteca, con quadri dal figurativo all’astratto, e ancora tante opere su carta in bianco e nero, fra cui spiccano la grande tempera di Capogrossi e i carboncini neorealisti di Zigaina, per giungere infine a una significativa sezione di bronzetti di Carà, Negrisin e Mariano Cerne."
Massimo Premuda
30 aprile - 26 giugno 2022
Collezioni del Comune di Muggia
conoscere il patrimonio per amarlo
opere di Rafael Alberti, Achille Astolfi, Etta Balbi, Romolo Bertini, Bruna Bertotti Frausin, Gino Borin, Aldo Bressanutti, Luigi Bront, Giuseppe Capogrossi, Ugo Carà, Tiberio Carlini, Mariano Cerne, Egle Odilia Ciacchi, Sabino Coloni, Ossi Czinner, Fides D’Orlandi Battigelli, Giovanni Duiz, Fulvia Fermo, Giorgio Giaiotto, Silvestro Godina, Gianna Lampe, Branko Lovrić Caparin, Tranquillo Marangoni, Emanuela Marassi, Elettra Metallinò, Giorgio Milia, Giuseppe Negrisin, Sergio Perini, Ugo Pierri, Dante Pisani, Renzo Possenelli, Alice Psacaropulo, Livio Rosignano, Giovanni Russignan, Marino Sormani, Lojze Spacal, Giorgio Carlo Titz, Ernesto Treccani, Villibossi, Antonio Visconti, Giuseppe Zigaina e Antonio Zuccaro
a cura di Massimo Premuda
con la collaborazione di Maria Isabella Costadura
orari da martedì a venerdì 17-19, sabato 10-12 e 17-19, domenica e festivi 10-12
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