La mostra "Divine Armonie. Il rinascimento di Tobia Ravà" presso il Museo Civico di Asolo sottolinea il legame dell’artista con l’asolano dal punto di vista storico, familiare, ebraico e cabalistico. Sono infatti molte le affinità con questo antico borgo medievale, in cui vi era un insediamento ebraico come testimoniano le lapidi in ebraico, affisse nel loggiato, e poi gli interessi esoterici e cabalistici di artisti alla corte di Caterina Cornaro, come Giorgione e Cima da Conegliano, o eruditi come Pietro Bembo e Francesco Zorzi. Questi era un nobile veneziano diventato frate francescano; seguace del neoplatonismo fiorentino di Marsilio Ficino e Pico della Mirandola, fu ospitato nel convento di San Girolamo ad Asolo. Nel 1525 pubblicò a Venezia "De harmonia Mundi totius cantica tria" sulle teorie musicali e la kabbalah, idee e pensieri che si trovano espressi anche nella facciata della casa longobarda e in quella dello scultore Francesco Graziolo. Caterina Cornaro con il suo mecenatismo riuscì a imprimere a questo antico borgo quella eleganza e fascino che ha tutt'ora, facendo di Asolo una "Novella Atene" in grado di attirare poeti, come Browning, attrici come la Duse, scrittrici come Freya Stark, musicisti come Malipiero, intellettuali e artisti di livello internazionale. Nell’opera di Ravà vi sono le lettere di un alfabeto molto antico, quello ebraico con parole e concetti che prendono ispirazione dal pensiero e dagli scritti di mistici e cabalisti, quali l’aragonese (ma anche grande viaggiatore) Avraham Abulafia e il marchigiano Menahém Recanati, nonché da una molteplicità di altre fonti spirituali, filosofiche e scientifiche, che egli riversa nelle sue creazioni artistiche sia pittoriche che scultoree. La mostra di Asolo nel titolo e nelle intenzioni vuole essere una rinascita dopo la pandemia e sprone a guardare oltre e verso l’alto, auspicando che attraverso l’elevazione interiore del singolo, si elevi l’intera umanità.
Tobia Ravà, artista dal solido curriculum, si è laureato in Semiologia delle Arti all’Università di Bologna. E non a caso segni e stilemi costituiscono la base del suo linguaggio espressivo: numeri e lettere si rincorrono nella grafica dell’artista, dove le forme e i colori si legano in un’alchimia per esprimere nuovi ed antichi valori, diventando così veicolo di narrazione.
Divine Armonie - Il Rinascimento in Tobia Ravà, aperta fino al 9 gennaio 2022 è allestita nei prestigiosi spazi espositivi del Museo Civico di Asolo il sabato, la domenica e i festivi dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18, è organizzata da PaRDeS - Laboratorio di Ricerca d’Arte Contemporanea di Mirano e dall’Associazione culturale Fabula Viva ed è curata da Patrizia Lazzarin e da Maria Luisa Trevisan. Una proposta artistica legata alla storia del territorio: l’esposizione intende infatti sottolineare il legame con il Rinascimento che riaffiora come “impronta ideale” nelle memorie materiali ed immateriali di Asolo. Per spiegare questo rapporto e il processo creativo dell’artista sono organizzati i seguenti eventi: venerdì 29 ottobre ore 20.30 incontro con l’artista in sala consiliare su arte matematica e mistica ebraica, sabato 6 novembre ore 21 al Teatro Duse lo spettacolo "Il Ruggero. Dante e le vie degli ebrei" con Emanuela Mercante e Daniele Tonini, mercoledì 15 dicembre ore 20.30 in sala consiliare incontro Vittorio Robiati Bendhaud sui contatti tra la lingua italiana e la cultura ebraica da Francesco D’Assisi a Dante fino a Mario Rigoni Stern. Tra mistica e armonia.
