Marignana Arte ospita Lo sguardo di Giano, personale di Giulio Malinverni, negli spazi della propria project room. La mostra, curata da Daniele Capra, raccoglie una selezione di lavori recenti dell’artista su tela, velluto e ardesia. Il titolo fa riferimento alla presenza, nell’opera di Malinverni, tanto di generi pittorici e situazioni iconografiche che appartengono alla storia dell’arte, quanto al gusto e alla sensibilità verso l’elaborazione dei contenuti tipici della nostra più stretta contemporaneità. L’opera dell’artista testimonia infatti una pluralità di intenzioni e di sguardi che abbraccia, come Giano bifronte, ciò che sta dietro alle nostre spalle e quello che si colloca davanti, il terreno saldo e consolidato e lo stato vaporoso di ciò che è ancora gassoso, avvolto nelle brume dell’incertezza. La pratica artistica di Malinverni, di natura essenzialmente pittorica, nasce da un interesse verso i soggetti, gli scenari e le ricorrenze visive tipiche delle opere del Quattrocento e del Cinquecento: in particolare il paesaggio e le sue relazioni psicologiche con il ritratto, l’architettura e l’impiego della prospettiva in chiave geometrizzante, la composizione accorta delineata da una netta suddivisione di spazi aperti e chiusi, ma anche l’uso simbolico degli elementi raffigurati, degli animali o dei fenomeni atmosferici. Le sue opere sono caratterizzate da un senso di sospensione surreale e di attesa metafisica di qualcosa che sta per accadere. Sono frequentemente testimonianza di una condizione oscura, improvvisa o semplicemente inattesa, che sta per manifestarsi, un lampo nel sereno che annuncia una tempesta le cui nubi stanno ancora per radunarsi. Giulio Malinverni (Vercelli, 1994) ha seguito i corsi di Restauro di affreschi e materiale lapideo presso l’Istituto Veneto per i Beni Culturali, ed è attualmente iscritto al biennio specialistico dell’Accademia di Belle Arti di Venezia.
