Draghi, basilischi, rettili fantastici: sono questi i protagonisti della mostra immersiva che aprirà a Feltre il prossimo 10 agosto e delle iniziative a essa correlate.
Allestita negli spazi delle antiche prigioni veneziane, l’esposizione è una delle attese anteprime del Festival dell’araldica di Feltre, in programma per le prime due settimane del prossimo ottobre e che si proporrà come un’occasione per esplorare il mondo degli stemmi e il loro linguaggio di figure, segni, simboli e colori.
Tra di essi anche draghi e creature a essi affini, espressioni di un immaginario collettivo che dalle testimonianze di epoca classica arriva, passando per i bestiari medievali e i racconti della tradizione orale, fino ai giorni nostri e a serie televisive e film di straordinario successo.
Lungi dall’essere solo figure dell’immaginario, essi – come raccontano gli organizzatori del Festival – costituivano presenze concrete nella vita reale ed esprimevano nel loro stesso esistere sogni, credenze e paure: “le prigioni della mente”, cioè quell’insieme di convinzioni attraverso cui noi uomini ieri come oggi filtriamo l’esperienza del reale.
Da qui il titolo dell’esposizione, “le prigioni della mente. Draghi, basilischi, rettili fantastici”, allusione anche al luogo fisico in cui è allestita.
In mostra installazioni costituite da video e immagini, entrambi realizzati utilizzando l’Intelligenza Artificiale e facendo vivere attraverso di essa dipinti, sculture e decorazioni di draghi e rettili ancora visibili sul territorio feltrino. Un’esperienza immersiva visiva che interagirà con narrazioni sonore in dialetto e in italiano di leggende della tradizione orale della montagna bellunese raccolti e pubblicati da Daniela Perco e Carlo Zoldan in due volumi editi dalla Provincia di Belluno.
Chi vorrà poi vedere dal vivo draghi, basilischi e rettili fantastici, potrà farlo percorrendo l’itinerario proposto nella brochure che accompagna la mostra e che è distribuita gratuitamente a tutti i visitatori.
Per chi volesse approfondire il tema dei draghi, c’è la possibilità dal 10 agosto al 31 ottobre presso il Polo Bibliotecario Feltrino di ammirare un prezioso manoscritto del 1432 appartenente al Fondo Storico ed eccezionalmente esposto al pubblico. Si tratta del volume Epistolae di Gasparino Barzizza, cui saranno affiancate altre testimonianze miniate feltrine normalmente accessibili solo agli studiosi. L’esposizione, dal titolo “Draghi in miniatura. Tesori dagli archivi feltrini” visitabile negli orari di apertura al pubblico del Polo Bibliotecario Feltrino, è stata curata da Francesca Colò.
I bambini che vorranno esplorare il mondo dei draghi, dei basilischi e dei rettili fantastici potranno farlo con i laboratori creativi gratuiti curati dall’antropologo Annamaria Canepa dell’Impresa Sociale Trame di Storia.
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