Una delle novità di settembre 2021 è l’avvio delle “mostre satellite” di M9. Si tratta di esposizioni temporanee allestite lungo gli eleganti corridoi del museo progettato da Sauerbruch Hutton e che concorreranno ad arricchire il programma espositivo di M9.
La prima mostra sarà dedicata a “Le sfide di Venezia: l'architettura e la città nel Novecento”, organizzata in occasione delle celebrazioni per i 1600 anni della Fondazione di Venezia in contemporanea della grande esposizione “Venetia 421-2021. Nascite e rinascite”, ospitata a Palazzo Ducale.
La mostra, curata Guido Zucconi e Archivio Progetti, Università Iuav di Venezia, in partnership con la Fondazione Musei Civici, svilupperà uno dei più rilevanti capitoli della storia di Venezia, quello dedicato ai cambiamenti architettonici nel corso del XX e del XXI secolo.
Sarà articolata in cinque sezioni:
I. Venezia oltre Venezia: la dimensione internazionale, la Biennale, la città balneare,in cui si presenterà il riposizionamento della città lagunare tra le capitali dell’arte e del glamour cosmopolita, dalla nascita della Biennale, dalla costruzione del Lido, i grand hotel e l’Art Nouveau ad oggi;
II. Venezia oltre Venezia: la dimensione territoriale, una città tra laguna e terraferma sullo sfondo del Fascismo con la nascita di Porto Marghera, della Grande Venezia, con il ponte translagunare e le infrastrutture per la mobilità, le prime espressioni dell’architettura moderna fino ai nostri giorni;
III. La dimensione internazionale nel secondo dopoguerra, con Venezia che diventa nuovo crocevia per le arti e l’architettura contemporanee con la ripresa della Biennale, Wright e Le Corbusier, convegni, mostre e scuole estive;
IV. La fine del modello espansivo, a partire dagli Anni 70, quando Venezia inizia a riflettere su se stessa dopo la perdita di popolazione, la grande alluvione del 1966 e il tramonto del progetto industriale. La legge speciale, i comitati “per Venezia” e l’inizio dell’età dei grandi restauri, l’espansione delle sedi universitarie;
V. Dopo il 1980, Venezia come laboratorio internazionale per l’architettura nella nuova dimensione residenziale racconta l’impegno progettuale dello IUAV sul tema dell’alloggio sociale, gli interventi PEEP ai margini della città, la ricerca della qualità urbana diffusa;
VI. Venezia, laboratorio internazionale per l’architettura: le nuove attrezzature culturali, in cui questa città vocata al turismo, all’arte e alla cultura sarà presentata come laboratorio internazionale per l’architettura.
Guido Vittorio Zucconi, storico dell’architettura, professore ordinario presso l’Università Iuav di Venezia, è presidente dell’Associazione italiana di Storia urbana, di cui è stato uno dei fondatori. Suo principale campo di interesse è il periodo tra ’800 e ’900, con particolare attenzione al caso italiano. È autore di diversi saggi sull’argomento, tra i quali La città contesa. Dagli ingegneri sanitari agli urbanisti, 1885-1942 (1989), L’invenzione del passato. Camillo Boito e l’architettura neo-medievalista in Italia (1997), e curatore di raccolte di saggi sull’opera di figure-chiave quali Camillo Sitte (1992), Gustavo Giovannoni (1997), Daniele Donghi (2006).
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