E’ stata la suggestione di un nomadismo creativo, più che spazio-temporale, a indicare il titolo di questa piccola collettiva di sette amici artisti che il pittore Giusto Pilan ha voluto invitare presso lo spazio caracol. Senza particolari criteri di appartenenza generazionale, né geografica, né di affinità stilistica o di ricerca o di formazione.
Al contrario è stata proprio la loro fondamentale diversità a stimolare una riflessione: come, dopo quanto hanno proposto le avanguardie storiche dell’Ottocento e del Novecento, sia difficile definire omogeneità di percorsi formali, tecnici e persino concettuali. E come occorra prendere atto di una rottura liminale con il recente passato, nell’arte come in altri vari ambiti culturali di una contemporaneità così “liquida”.
E che dunque, non esistendo più confini e tantomeno indicazioni su cosa sia e significhi l’operazione creativa nell’attuale società globalizzata, l’Oltre rappresenti per gli artisti un destino ancora possibile da esplorare.
Nel caso di questa mostra, “Oltre” è dunque prima di tutto occasione di accoglienza amicale, per avviare una conversazione che supera le singole biografie dei sette artisti che espongono ma che, prendendo spunto dalle loro opere, si estenda a tutti quelli che sono qui a guardarle.
Giovanna Grossato
Artisti:
Manuel Baldini
Gaetano Frigo
Vanni Cantà
Elvezia Allari/video di IUla Marzulli
Riccardo Curti
Emanuele Sartori
Giusto Pilan
Presentazione Giovanna Grossato
Grafica Patrizia Peruffo
