ARTISTI : Caroline Sassano, Claudia Maritan, Daniela Andrian, Debora Maniero, Elisa Lenzini, Margherita Romaro, Rossella Andolfato, Tosca Calore
Le opere esposte nella mostra ONIRICA rappresentano ciò che è stato prodotto durante il corso di pittura, tenuto dall’artista Nicoletta Furlan, che ha avuto il fine di fornire gli strumenti base dell’espressione pittorica astratta. Altro fine è stato quello di far prendere coscienza di come questa forma d’arte possa migliorare la percezione del piano del sentimento, del proprio io profondo e della possibilità di esprimerlo all’altro attraverso la creazione di immagini. In questi dipinti si coglie come il corso abbia preso avvio da un approccio a opere di grandi maestri del Novecento. Tali opere hanno fornito lo spunto per comprendere le caratteristiche sia della pittura astratta immediata e spontanea, sia di quella che si esprime attraverso la composizione, che tiene conto dei rapporti tra forme e spazi, delle proporzioni, delle direzioni delle linee, dei rapporti cromatici e delle emozioni che tali elementi suscitano nello spettatore.
Il corso, inoltre, ha condotto le allieve a prendere una direzione personale all’interno dell’astrattismo. E’ emersa in esse, infatti, l’esigenza di mostrare, attraverso la pittura, ciò che di irrealizzato è presente in loro. Sono stati rappresentati i sogni di libertà racchiusi in quell’io nascosto, che non vuole sottostare agli sguardi giudicanti degli altri e che cerca di slegarsi anche da quell’autocritica troppo severa che caratterizza spesso la nostra vita. Si è aperta così la possibilità di concedere più spazio, attraverso i colori, al sogno di un’esistenza più autentica.
Alla fine del percorso, il gruppo di pittrici, composto da donne che stanno vivendo età diverse, senza alcuna competitività, ma incoraggiandosi reciprocamente, ha collaborato nella produzione di due dipinti. Queste grandi tele, in fondo, rappresentano astrattamente sogni e desideri nascosti, intrecciati in un insieme che non ha paura di aprirsi a colui che guarda, ma che si aspetta, anzi, la sua compartecipazione. Sono due rappresentazioni di vite invisibili, ma che si sono disvelate attraverso colori, punti e linee che percorrono direzioni diverse, ma che si dispongono in uno schermo comune, in cui si riflette uno spazio interiore collettivo, nel quale i vari mondi si intersecano e si compenetrano e, in fondo, si comprendono.
