Si inaugura il 21 settembre alle ore 18, nella sede espositiva dell’Oratorio di Santa Maria Assunta in via Rossignago a Spinea, l’esposizione di arte contemporanea dal titolo SANTINA RICUPERO IN -CANTO dell’esposizione multimediale che Santina Ricupero a cura di Gabriele Salvaterra
L’esposizione, presso le due sedi di Oratorio Villa Simion e Oratorio Santa Maria Assunta è promossa dal Comune di Spinea nell’ambito del Progetto Teatro Naturale, organizzato in collaborazione con il Comune di Santa Maria di Sala ed il contributo della Fondazione di Venezia.
Dal 21 settembre 2024 al 13 ottobre 2024, da giovedì a domenica ore 16-19.
Nell’Oratorio Santa Maria Assunta colpisce l’impatto dell’installazione in cui è protagonista un tronco di glicine, tagliato da oltre tre anni, la cui superficie e forma si è modificata per gli agenti atmosferici e il tempo, capace ancora di trasmettere forza, vitalità e carattere.
Il tronco è adagiato su vecchi specchi recuperati e appannati che restituiscono la sua immagine alterata ma anche una visione di noi stessi che, seppur, offuscata e distorta, è capace di trasmetterci qualcosa di molto intimo.
Dell’installazione fanno parte un disegno a carboncino come pala d’altare, dei collage ispirati alla forma del glicine, i calchi che testimoniano una delle fasi del processo di ottenimento dei positivi, e le sculture di resina di alcuni rami della pianta. Questi ultimi, appesi al soffitto ci ricordano le potature e le mutilazioni che la pianta ha iniziato a subire prima del taglio totale.
L’ esposizione dell’Oratorio Villa Simion ha maggior carattere documentario ed espone fotografie, un breve video del taglio, disegni a carboncino e qualche collage.
L’elemento sonoro, La voce del glicine, composizione per voce e violoncello che la violoncellista Anna Campagnaro ha dedicato al glicine morente, accomuna le due sezioni della mostra.
Catalogo Turato editore, Rubano (PD), testi critici di Gabriele Salvaterra, Armida Gandini e Santina Ricupero
