“SENZA TITOLO - LA FELICITÀ È (IN)VISIBILE” installazione di FrancescoPi A Padova, lo spazio del centro civico commerciale “IL BORGO” incontra l’arte installativa di FRANCESCO PI grazie alla partecipazione di “IN TIME BROKER SRL” L’opera sarà a libero accesso del pubblico dal 26 maggio fino al 17 settembre 2023 presso la terrazza del centro civico commerciale “Il Borgo”. L’esposizione è stata realizzata grazie allo spazio concesso da “IN TIME BROKER SRL” e al coordinamento dell’associazione culturale Metamorfosi Gallery via Romana Aponense, 120 (PD) Il centro civico commerciale “Il Borgo” in via Romana Aponense, 120 conosce una nuova vita attraverso l’installazione dell’artista padovano Francesco Pizzocchero. Un anno fa a rivitalizzare il centro commerciale “Il Borgo” il broker assicurativo “In Time Broker srl” stabiliva la propria sede e i propri uffici. Oggi, a distanza di un anno, l’attività dell’area rifiorisce e, proprio grazie all’intervento di In Time Broker - che il 25 maggio festeggia il primo compleanno della nuova sede - anche l’arte contemporanea è chiamata a rigenerare lo spazio aperto al pubblico. L’intervento artistico spetta a FrancescoPi, nome d'arte di Francesco Pizzocchero, che nella serata inaugurale del 25 maggio presenta l’opera “Senza titolo - La felicità è (in)visibile”. L'installazione sarà collocata sul terrazzo al primo piano negli spazi messi a disposizione da “In Time Broker srl” e, dopo l'evento inaugurale su invito, l’opera sarà liberamente visitabile fino al 17 settembre 2023. “Senza titolo - La felicità è (in)visibile”, realizzata in acciaio supermirror, si erge nella sovrapposizione di tre parallelepipedi irregolari e ruotati tra loro. Ne risulta una colonna che riflette ed allo stesso tempo “annulla” ciò che le sta attorno. Chiunque vi si pone davanti, così come l’ambiente circostante, vi ritrova riflessa la propria immagine che, nell’illusoria trasparenza della superficie specchiata, ne risulta inevitabilmente modificata. Allo spettatore e alla sua libera scelta è lasciata la decodifica di tale rapporto: rispetto alla propria identità-alterità e rispetto alle immagini altrui e del mondo sempre e comunque inevitabilmente mediate e distorte da sovrastrutture culturali, sociali e politiche acquisite. L’opera di Francesco Pi propone la possibilità di riconoscere tali sovrastrutture e in qualche modo ci ricorda che ci è sempre ed inevitabilmente precluso vedere “le cose some sono”. L’artista ha sviluppato l'opera da un’idea progettuale realizzata in veste grafica nel 2022 e oggi trasformata in vera e propria installazione anche grazie al coordinamento dell’associazione culturale Metamorfosi Gallery e alla curatela di Angela Stefani.
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