La mostra è incentrata sulla Madonna con il Bambino in trono e angeli musicanti, un dipinto su tavola realizzato da Francesco Vecellio in collaborazione con il fratello Tiziano per la chiesa parrocchiale di Sedico.
La pala è stata recentemente restaurata e sottoposta ad indagini diagnostiche, con il finanziamento di Save Venice, in vista dell'esposizione "Tiziano 1508. Agli esordi di una luminosa carriera", allestita nell’autunno 2023 alle Gallerie dell'Accademia di Venezia. Al termine della mostra veneziana e prima del suo ritorno in chiesa il dipinto è ora esposto al Museo Civico di Belluno, nella sede di Palazzo Fulcis, in una mostra che ne approfondisce il contesto di provenienza, le vicende storico artistiche e le vicissitudini conservative, fino all’ultimo intervento di restauro, e la mette in relazione con la tuttora problematica produzione di Francesco Vecellio per le chiese del territorio bellunese e cadorino.
La tavola di Sedico ha perduto non solo la relazione con il suo contesto originario, ma anche con gli altri elementi con i quali costituiva un articolato polittico, un tempo collocato sull’altare maggiore della chiesa e documentato dagli atti delle visite pastorali e dagli schizzi tratti da Giovanni Battista Cavalcaselle durante il suo viaggio nel territorio bellunese nel 1866.
Il titolo della mostra fa riferimento alla dettagliata descrizione dell’opera contenuta nel carteggio recentemente emerso negli archivi della Soprintendenza tra Rodolfo Protti, Federico Berchet e Giulio Cantalamessa. Grazie a questi documenti, che risalgono all’anno 1900, in un momento di poco precedente alla dispersione delle tavole laterali, è stato possibile ricostruire in mostra la struttura originaria del polittico.
Nel percorso espositivo vengono illustrati, attraverso la documentazione audiovisiva, l’intervento di restauro realizzato da Mariangela Mattia e i risultati delle indagini diagnostiche, eseguite da Davide Bussolari (diagnostica per immagini) e da Stefano Volpin e Silvia Giorgi (analisi dei campioni stratigrafici), che consentono una conoscenza più approfondita della tecnica esecutiva e della genesi dell’immagine dipinta.
In occasione della mostra, grazie alla collaborazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Βelluno, Padova e Treviso, è stata effettuata una ricognizione sulle opere sacre del territorio attribuite a Francesco Vecellio, per meglio mettere a fuoco i caratteri ancora problematici della sua produzione. In mostra un dispositivo multimediale interattivo consente di esplorare questi dipinti, mettendoli in relazione tra loro e con la pala di Sedico, evidenziando così il riutilizzo di prototipi iconografici e compositivi prodotti nella bottega vecelliana.
La mostra è organizzata dal Comune di Belluno con la collaborazione della Soprintendenza area metropolitana Venezia e province Belluno Padova Treviso, e con il concorso di Save Venice Inc, della Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore e dell'Università degli Studi di Padova.
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