“Veneto Felice” è la mostra dell'identità veneta valorizzata attraverso l'arte contemporanea, un progetto ambizioso ed esclusivo composto di sole opere inedite, realizzate espressamente per essere esposte nel museo di Asiago.
E' uno sforzo produttivo imponente che coinvolge 15 artisti di diverse generazioni e tendenze: 14 pittori e 1 ceramista. Sono in massima parte veneti, per nascita, origine famigliare o residenza, e in misura minore non veneti ma legati alla regione per il rapporto coi collezionisti veneti e l'attenzione ai soggetti veneti. Tutti e 15 appartengono al mondo dell'arte nazionale e alcuni, in particolare Matteo Massagrande e Nicola Verlato, anche internazionale. Tutti e 15 hanno realizzato opere che esprimono il concetto di “Veneto Felice”, dunque legate al territorio nelle sue molteplici articolazioni e a una visione simpatetica di uomini e cose fra Garda e Tagliamento, Dolomiti e Laguna.
Il titolo è ricavato da Giovanni Comisso, il più vitalista e radioso fra gli scrittori veneti del Novecento, ed è al contempo una constatazione e un auspicio: la constatazione di un'apprezzata caratteristica veneta, l'auspicio per una nuova stagione di serenità. Oltre che la definizione di un'arte positiva e pertanto, in quest'epoca così difficile e in un contesto artistico troppo spesso depressivo, in indispensabile controtendenza.
Curato da Camillo Langone, “Veneto Felice” è il secondo appuntamento espositivo legato al Premio Eccellenti Pittori – Brazzale, sponsorizzato dal Gruppo Brazzale per far conoscere al più vasto pubblico gli esiti recenti della pittura italiana contemporanea.
Partecipanti: Fabio Bianco (Mirano 1971), Vanni Cuoghi (Genova 1966), Alessandro Fogo (Thiene 1992), Giuliano Guatta (San Felice del Benaco 1967), Matteo Massagrande (Padova 1959), Raffaele Minotto (Padova 1969), Nicola Nannini (Bologna 1972), Manuel Pablo Pace (Montecchio Maggiore 1977), Mauro Reggio (Roma 1971), Enrico Robusti (Parma 1957), Elisa Rossi (Venezia 1980), Marta Sforni (Milano 1966), Lorenzo Tonda (Fiesole 1992), Nicola Verlato (Verona 1965) + Nero/Alessandro Neretti (Faenza 1980).
L'Altopiano con il suo grande patrimonio storico è da sempre orientato verso la contemporaneità e sensibile all'Arte nelle sue molteplici forme e per queste ragioni è stata eletta quale sede più appropriata.
