Raccontare la Venezia di questi ultimi centocinquanta anni è impresa ardua. E' nella Venezia da poco annessa al Regno d’Italia che Giovanni Querini lascia la sua eredità, ed è nella Venezia che vive e si trasforma lungo centocinquanta anni che la Querini Stampalia interpreta la missione che il conte Giovanni le affida. La mostra Venezia 1860-2019. Fotografie dall'Archivio Graziano Arici, a cura di Graziano Arici e Cristina Celegon con Barbara Poli, mette al centro questo duplice racconto. Protagonisti sono più di centoquaranta tra fotografie, originali ottocenteschi, lastre e stereoscopie, stampe digitali: una memoria visiva della città che proviene dall’Archivio Graziano Arici. Questa è la prima mostra che ha l'obiettivo di valorizzare questo straordinario fondo, donato nel 2017 da Graziano Arici all'Istituzione. E quale occasione migliore dei festeggiamenti per i 150 anni dalla nascita della Fondazione Querini Stampalia. Contemporaneamente la mostra offre uno sguardo su un'arte a noi ormai così familiare: la fotografia, che prende avvio, si consolida e si trasforma pressocchè nello stesso secolo e mezzo di vita della città e dell'istituzione che qui si intendono indagare. Nella scelta espositiva che si propone si ritrovano alcuni degli innumerevoli lasciti della memoria che Venezia ha impresso in ciascuno e in ciascuna epoca, ma che di fatto ne costituiscono un unico insieme: dalla città dell’immaginario delle prime fotografie, così vicina all’iconografia che il vedutismo pittorico lascia di lei, alla città dei suoi abitanti, con gli abiti e con i “mestieri di una volta” e quelli di oggi; dalla città del glamour con le passerelle della Mostra del Cinema, alla città intellettuale e creativa; infine la città “preda/ostaggio” dei milioni di turisti che ogni anno, senza soluzione di continuità, ne percorrono le calli, i campi, la piazza. Il racconto evocato dalle immagini ha un suo controcanto narrativo nei testi di Mario Isnenghi e Ariane Carmignac presenti nel catalogo della mostra. Questi centocinquanta anni la Fondazione Querini Stampalia li ha percorsi con l’obiettivo di mantenersi fedele alle volontà del fondatore, mutando nel mutare dei tempi, della realtà sociale, politica e culturale del Paese e di Venezia, continuando a servire la città innovandosi e ad esserne un punto di riferimento, una protagonista anch’essa fra i soggetti fotografici proposti.
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