I primi quattro numeri di Vesper. Rivista di architettura, arti e teoria | Journal of Architecture, Arts & Theory sono l'oggetto dell'esposizione a cura di Sara Marini che restituisce con video, bozze e ingrandimenti di immagini la direzione, il processo di costruzione e il risultato del progetto editoriale. L'evento è parte del progetto Salotto Longhena di Fondazione Musei Civici e Università Iuav.
Vesper è una rivista scientifica semestrale cartacea, progetto del Centro editoria Pard, Infrastruttura di ricerca Ir.Ide, Dipartimento di Culture del progetto dell’Università Iuav di Venezia. Vesper è stata selezionata per l'Adi Design Index 2021 dall’Osservatorio permanente del Design (è attualmente tra i progetti esposti nella mostra Adi Design Index 2021 nell'Adi Design Museum di Milano) per partecipare all'assegnazione del Compasso d’Oro.
> Il primo numero [Fall|Winter 2019] di Vesper è stato dedicato a Supervenice. Venezia è nota, la sua identità è così conosciuta da essere considerata scontata, sintetizzabile come un logo e ripetibile: la città mostra il proprio volto lasciando nello sfondo la propria struttura. Oro e fango qui si mescolano dando corpo a un documento multiforme.
> Il secondo numero [Spring|Summer 2020] di Vesper ha affrontato il tema Materia-autore | Author-Matter. L’assenza di autorialità sembra essere oggi una griffe di successo. Le tensioni tra l’anomia della materia, la norma che istituisce autorialità e l’economia che rende possibile l’opera disegnano prospettive discordanti.
> Il terzo numero [Fall|Winter 2020] di Vesper si è inoltrato Nella selva | Wildness. La selva torna sia come immagine, capace di riassumere i caratteri dei luoghi e le modalità di attraversamento degli stessi, sia come realtà: l’avanzata dei boschi in alcuni territori e la presenza di aree selvagge e selvatiche in città sono fatti concreti e in continua espansione.
> Il quarto numero [Spring|Summer 2021] di Vesper ha viaggiato tra Esili e Esodi | Exiles and Exoduses. Due movimenti, forse antitetici, interessano lo spazio. Singoli individui si autoescludono, escono dalla propria terra, si ritirano in altra condizione, depongono il potere da dentro, evitano il potere che frena. Al contempo popoli, animali, organismi vegetali sono in esodo, si muovono, scappano, migrano, mutando il disegno e il senso del territorio e delle geografie.
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