La fotografia come linguaggio di rappresentazione e di riscatto per un contesto sociale e umano altrimenti emarginato da qualsiasi raffigurazione non paternalistica. Classe 1907, nativo di Padova e friulano di adozione, scomparso nel 1976 a Savorgnano di San Vito al Tagliamento, Italo Michieli è stato artista a tutto tondo fra pittura e rappresentazione fotografica, concretizzando pienamente, in forma di immagine, quella “meglio gioventù” che Pasolini andava delineando in poesia e in prosa, fra il 1954, quando uscì l’omonima raccolta poetica, e il 1962, quando fu pubblicato il romanzo “Il sogno di una cosa”.