• Mostre & Eventi
  • Abbonamento
  • AA Card
  • Aziende
  • About
  • News
  • Contatti
  • it
    • en

Steve McCurry. Terre alte

  • Dal 19/06/2021 al 19/09/2021
  • Palazzo delle Albere Via Roberto da Sanseverino 43 Rovereto TN
  • Sito web: http://www.mart.trento.it
Estate 2021: il Mart e il MUSE accolgono uno speciale progetto di Steve McCurry dedicato al tema della montagna. Grazie al suo stile forte e deciso, McCurry è tra i fotografi contemporanei più famosi e amati. I suoi lavori raccontano di conflitti, di tradizioni antiche e di culture contemporanee e sono diventati vere e proprie icone del nostro tempo. Per la prima volta insieme, i due musei trentini organizzano una grande mostra nella storica sede di Palazzo delle Albere. A Trento, fino al 19 settembre. Palazzo delle Albere, il link tra il Mart e il MUSE Dalla fine degli anni Ottanta al 2010 il rinascimentale Palazzo delle Albere è stato la prima sede del Mart. Nelle antiche sale affrescate si sono avvicendate numerose grandi mostre e hanno trovato stabile collocazione dipinti e sculture, in parte provenienti da importanti depositi e donazioni, tra cui le opere di Hayez, Bonazza, Disertori, Malfatti e Vallorz. In anni recenti il Palazzo è stato affidato dalla gestione del MUSE di Trento, inaugurato nel luglio del 2013 proprio nel quartiere delle Albere, che dal Palazzo prende il nome. Il programma del MUSE ha ampliato la proposta del museo che mette in dialogo natura e scienza con le discipline umanistiche (filosofia, arte, letteratura, musica e teatro). Una contaminazione che, a partire dal 2019, ha portato nell’antica dimora nobiliare un cartellone di mostre, spettacoli e iniziative capaci di intrecciare passato, presente e futuro e affrontare temi di grande attualità: la relazione tra umanità e foreste, le sfide dell’Antropocene e il rapporto tra scienza e filosofia. Da dicembre 2019 alle attività espositive del Palazzo progettate dal MUSE si sono affiancate alcune esposizioni organizzate dal Mart, nell’ottica di una sempre più serrata collaborazione. Nasce da questo indirizzo culturale l’intento di proseguire insieme nel disegno di rilancio della dimora storica e dei suoi dintorni. Si comincia con la mostra di Steve McCurry, la cui evocativa indagine visiva ha a che fare con le ricerche di entrambi i musei trentini: arte, fotografia, ricerca estetica da un lato; montagna, antropologia, cambiamenti climatici dall’altro. Da un’idea di Vittorio Sgarbi e Gabriele Accornero, la mostra è realizzata con Sudest57, agenzia italiana che rappresanta i maggiori fotografi internazionali. La curano Biba Giacchetti, fondatrice di Sudest57, e Denis Isaia, curatore del Mart. La mostra Già solo il viaggiare e approfondire la conoscenza di culture diverse mi procura gioia e mi dà una carica inesauribile Steve McCurry A Trento un progetto inedito racconta la straordinaria carriera di Steve McCurry. Dedicato alle terre e alle genti di montagna, Terre Alte è un viaggio tra le altitudini del mondo. L’Afghanistan, il Tibet, la Mongolia, il Giappone, il Brasile, la Birmania e poi le Filippine, il Marocco, lo Yemen narrano le simbiosi tra popoli, animali e paesaggi secondo la cifra espressiva che ha reso McCurry uno dei fotografi contemporanei più amati. In un percorso su due piani, 130 scatti descrivono il fascino della montagna, la fierezza dei suoi popoli, la struggente bellezza dei suoi paesaggi, l’incanto dei suoi silenzi. Le immagini documentano, con potenza inaudita, lo spirito delle vette, la sacralità, gli sguardi e la forza della vita in condizioni estreme. La mostra è arricchita dalla Icons Room, una stanza nella quale si ripercorre sinteticamente la carriera di Steve McCurry attraverso undici fra le più note opere fotografiche. Tra queste il celebre ritratto della ragazza afgana dallo sguardo magnetico, realizzata nel 1984. Terre Alte immortala l’incanto di un’opera d’arte, quella della natura, fatta di paesaggi di sublime bellezza e abitata con determinazione incrollabile dalla “gente di montagna”. Emerge con forza l’equilibrio dello stile di vita di popoliabituati a confrontarsi con due opposti, il pericolo e l’opportunità. Le immagini, in parte inedite, raccontano l’instancabile desiderio di McCurry di esplorare, scoprire e rivelare il mondo. Una vita dedicata a paesaggi sconfinati, tempi dilatati, silenzi che avvolgono lo spirito rimandando a tradizioni antiche e culture contemporanee. La narrazione delle altitudini sospese fra cielo e terra cattura l’armonia fra paesaggio, esseri umani e animali che ancora resiste, sottolineandone la fragilità. La mostra vuole essere anche lo spunto per una riflessione sui cambiamenti climatici e antropologici e sulla decolonizzazione culturale. In tutta l’opera di McCurry ricorre uno spirito politico, una vena ecologista e pacifista, un profondo impegno umanitario riconoscibile in particolare nella rappresentazione di culture sottorapresentate o ignorate. Parallelamente alla professione fotografica, McCurry promuove progetti di alfabetizzazione ed empowerment delle popolazioni più povere. Perché come lui stesso ha dichiarato: “La storia di ciò che accade in quei luoghi diventa parte della tua stessa storia”.
Da circa 30 anni, Steve McCurry è considerato una delle voci più autorevoli della fotografia contemporanea. La sua maestria nell’uso del colore, l’empatia e l’umanità delle sue foto fanno sì che le sue immagini siano indimenticabili. Ha ottenuto copertine di libri e di riviste, ha pubblicato svariati libri e moltissime sono le sue mostre aperte in tutto il mondo. Nato nei sobborghi di Filadelfia nel 1950, McCurry studia cinema e storia alla Pennsylvania State University prima di andare a lavorare in un giornale locale. Dopo molti anni come freelance, compie un viaggio in India, il primo di una lunga serie. Con poco più di uno zaino per i vestiti e un altro per i rullini, si apre la strada nel subcontinente, esplorando il paese con la sua macchina fotografica. Dopo molti mesi di viaggio, si ritrova a passare il confine con il Pakistan. Là incontra un gruppo di rifugiati dell’Afghanistan, che gli permettono di entrare clandestinamente nel loro paese proprio quando l’invasione russa chiudeva i confini a tutti i giornalisti occidentali. Riemergendo con i vestiti tradizionali e una folta barba, McCurry trascorre settimane tra i mujahidin e mostra al mondo le prime immagini del conflitto in Afghanistan, dando finalmente un volto umano a ogni titolo di giornale. Da allora, McCurry ha continuato a scattare fotografie mozzafiato in tutti i sei continenti. I suoi lavori raccontano di conflitti, di culture che stanno scomparendo, di tradizioni antiche e di culture contemporanee, ma sempre mantenendo al centro l’elemento umano che ha fatto sì che la sua immagine più famosa, la ragazza afgana, fosse una foto così potente. McCurry è stato insignito di alcuni tra i più importanti premi della fotografia, inclusa la Robert Capa Gold Medal, il premio della National Press Photographers e per quattro volte ha ricevuto il primo premio del concorso World Press Photo. Il ministro della cultura francese lo ha nominato cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere e, più recentemente, la Royal Photographic Society di Londra gli ha conferito la Centenary Medal for Lifetime Achievement. McCurry ha pubblicato molti libri, tra cui The Imperial Way (1985), Monsoon (1988), Portraits (1999), South Southeast (2000), Sanctuary (2002), The Path to Buddha: A Tibetan Pilgrimage (2003), Steve McCurry (2005), Looking East (2006), In the Shadow of Mountains (2007), The Unguarded Moment (2009), The Iconic Photographs (2011), Untold: The Stories Behind the Photographs (2013), From These Hands: A Journey Along the Coffee Trail (2015), India (2015), Leggere (2016), Afghanistan (2017), Una Vita Per Immagini (2018), Animals (2019), In Search of Elsewhere (2020).
SCOPRI TUTTE LE MOSTRE ED EVENTI NEL TRIVENETO

ARCHIVIO NEWS

  • 2022
  • 2021
  • 2020
  • 2019
  • 2018
  • 2017
  • 2016
  • 2015
  • 2014
  • 2013
  • 2012
  • 2011
  • 2010

Sede legale:

Martini
di Giulio Martini

Via G.Marconi 66
36016 Thiene (VI)

info@areaarte.it

Sede operativa:

Tipografia Asolana Srl

Via Castellana, 12/b z.i.
31011 Asolo (TV)

© AreAArte 2020 | Privacy Police | Credits
Please enable JS
This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Cookie settingsACCEPT
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Non-necessary
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACCETTA E SALVA
  • it
  • en