La mostra, nata da un progetto del Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi” di Torino che dà voce ai linguaggi dell’arte contemporanea, si arricchisce nella edizione trentina di una serie di contributi scientifici originali grazie alla lettura degli specialisti del MUSE, oltre che di nuove letture artistiche site specific per offrire una nuova visione, gestione e cura degli alberi, dei boschi e delle foreste. Una sorta di viaggio multisensoriale da percorrere grazie alle opere di 20 artisti nazionali e internazionali che si intrecciano con approfondimenti storico-scientifici, in un itinerario immersivo che parla dell’urgenza di riconfigurare la nostra relazione con l’universo vegetale. Gli alberi sono i più grandi alleati per il mantenimento degli equilibri climatici e atmosferici del pianeta, ricoprono quasi il 30% della superficie terrestre e molti formano ecosistemi complessi e affascinanti: le foreste. Il deteriorarsi delle condizioni delle foreste si riflette inevitabilmente anche sulla qualità della nostra vita, esponendoci a condizioni ogni giorno più insicure e imprevedibili. In risposta, sta emergendo una nuova presa di coscienza dell’impatto che l’interferenza umana esercita sugli ecosistemi naturali e la necessità urgente di ricostruire forme di coesistenza sostenibili per il tempo a venire. Visita guidata (dal 14 novembre 2020) Sabato, domenica e festivi, ore 16 Tariffa € 4 oltre al biglietto d’ingresso Prenotazione consigliata t. 0461 270311 Gli autori in mostra sono: Gabriela Albergaria, Emanuela Ascari, Joseph Beuys, Simone Berti, Ursula Biemann e Paulo Tavares, Walter Bonatti, Gabriella Ciancimino, Aron Demetz, Hannes Egger, Sam Falls, Helen Mayer Harrison & Newton Harrison, Jiri Havel, Cesare Leonardi e Franca Stagi, Cecylia Malik, Federico Ortica e Andrea Marchi, Sunmin Park, Steve Peters, Giusy Pirrotta, Craig Richards, Vittorio Sella, Giorgia Severi, Andrea Trimarchi e Simone Farresin (Formafantasma), Mali Weil, Museo Wunderkammer.
