



Un gioco di multipli, un percorso lungo il sottile filo che separa arte e design, l´emozione di un´opera d´arte che esce dalle stanze di un museo e riprende nuova luce in uno spazio abitativo, che assume una seconda vita attraverso la personale rilettura di maestri del design contemporaneo ed artisti emergenti. Questi gli elementi della mostra “Picasso era 1 designer”, allo spazio Gili, a Longa di Schiavon (VI). In esposizione, attorno ad un’opera d’arte d´eccezione, il “Vaso con nudi femminili” del 1950, opera originale di Picasso di proprietà della Fiera di Vicenza, custodito nel Museo della Ceramica di Nove e trasferito per l´occasione allo spazio Gili, le realizzazioni di quindici noti artisti e designer contemporanei concepite in omaggio all´arte del grande maestro spagnolo. Alessandro Mendini, Aldo Cibic, Jaime Hayon, Sam Baron, ed altri noti artisti si sono cimentati in un progetto dal tema stimolante e provocatorio con l´obiettivo ambizioso di far uscire le opere d´arte dai musei e riportarle ad un diverso contatto con il pubblico e con il vivere quotidiano. Piatti, vasi e brocche sono stati disegnati da Picasso nel corso della sua lunga carriera artistica secondo il suo stile perso- nalissimo e provocatorio come una sorta di divertimento domestico, una declinazione del suo genio al vivere quotidiano. E nello stesso spirito gli oggetti d´arte creati in occasione di questa mostra sono stati ambientati negli spazi del vivere, attraverso un percorso espositivo che pone le opere in un contesto d´arredo. La fruizione dell´opera diventa così un´esperienza vissuta, e non solo un passaggio distante. Altro aspetto interessante della mostra è la possibilità per il visitatore di ascoltare in ogni ambiente direttamente dalla voce dell´artista, attraverso una registrazione, le motivazioni dell´opera da ciascuno ideata e creata.