Il Consiglio regionale del Veneto per la stagione delle esposizioni dedicate ad artisti contemporanei rappresentativi della realtà culturale internazionale: inaugura il 21 gennaio 2020 alle ore 12.00 la mostra del maestro Antonio Amodio presso Palazzo Ferro Fini, San Marco 2322, laterale Calle Larga XXII marzo, Venezia Nella straordinaria cornice del Palazzo con i suoi capolavori dal Canova a Nancy Genn, verranno presentate dal prof. Philippe Daverio opere pittoriche e scultoree inedite dell’artista veronese Antonio Amodio, la cui arte è conosciuta e apprezzata a livello internazionale, dedicate alla città di Venezia. Il realismo del maestro Antonio Amodio racconta luci, istanti e storia di una Venezia che appartiene a tutti invitandoci a conoscerla ritraendo le sensazioni che da secoli questa città è capace i darci. La Venezia che l’artista ritrae è quindi carica di emozioni che vengono raccontate con l’immediatezza e libertà espressiva, forte e intensa, dipinta con tratti rapidi e incisivi, tipico dello scultore, e una tavolozza ridotta all’essenziale perché volta alla ricerca di una sintesi senza intermediazioni. Antonio Amodio è una figura singolare nel panorama del secondo Dopoguerra che ritrae la nostra realtà, con le contraddizioni che la caratterizzano dagli ultimi decenni del Novecento sino ai nostri giorni. Grazie alla conoscenza del maestro del sapere dei pensatori del mondo antico il suo realismo supera l’irrequietezza e la precarietà ed entra in dialogo con le intime emozioni di ognuno di noi con opere d’arte accessibili a tutti, perché, che tu sia un critico d’arte o un neofita, il maestro Antonio Amodio parla all’uomo. Fra le opere pittoriche esposte di rilevante importanza c’è un dipinto di san Pietro che diviene multi-sensoriale perché attraverso un QRcode si può ascoltare ‘la voce’ del Santo raccontare il proprio vissuto. È un punto di vista diverso, personale e intimo degli eventi che noi conosciamo attraverso gli scritti della Bibbia. Il monologo fa parte della raccolta 'Gli apostoli che parlano' scritti dal biblista don Martino Signoretto, regia e voce a cura di Alessio Tessitore con traduzione in lingua inglese di Elisa Mosele. La visita alla mostra del maestro Antonio Amodio presenta l’ultima scultura realizzata dal maestro: una quadriga lignea che celebra i quattro cavalli di epoca romana che, arrivati da Costantinopoli, da secoli ci osservano dalla facciata di San Marco per ricordarci che Venezia nasce dall’unione di culture diverse e lontane, tema importante in questo periodo storico. La mostra rimarrà aperta fino al 12 marzo dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 17.00 ingresso libero L’accesso all’inaugurazione è su invito
