“Dal bosco uscì la baba yaga a cavalcioni di un mortaio, l’incitava con il pestello, trascinandosi dietro la scopa”. Nelle fiabe russe vive in una casa di legno eretta su zampe di gallina, protetta da uno steccato fatto d’ossa umane con crani provvisti d’occhi piantati alle sommità, “invece dei battenti, al portone, gambe umane; invece
Sergio Perdomi (1887-1935). Il fotografo della Venezia Tridentina
È ricordato come “il fotografo dei monumenti, delle opere d’arte, delle bellezze naturali, dell’edilizia in genere della regione”. La prima mostra interamente dedicata a Sergio Perdomi, dal 1919 apprezzato collaboratore dell’Ufficio Belle Arti, poi regia Soprintendenza di Trento, dà spazio a un’esperienza sorprendentemente attuale di storytelling per immagini del paesaggio culturale del Trentino-Alto Adige/Südtirol com’era cento anni fa.
I girasoli ucraini. Opere di Maria Prymachenko dal Museo nazionale Taras Shevchenko di Kiev
A un anno dall’invasione della Russia all’Ucraina, il Mart presenta la prima mostra italiana su Maria Prymachenko, artista UNESCO nel 2009. Esponente della pittura naif ed erede di una tradizione folcloristica secolare, Maria Prymachenko ispirò grandi artisti come Picasso, Matisse e Chagall. Nei suoi lavori mescola cultura popolare e arte moderna, risignifica l’iconografia della tradizione ucraina, racconta esperienze personali
Fausto Pirandello. Il dramma della pittura
Il Mart dedica un focus a Fausto Pirandello, grande pittore del novecento di cui conserva due importanti opere, “Composizione” e “Nudo in prospettiva”, entrambe realizzate nel 1923. Attraverso 50 lavori e un allestimento tematico la mostra sottolinea il carattere introspettivodella ricerca dell’artista. Nelle sale del Mart trovano collocazione opere iconiche come le “Bagnanti”, “Donne e salamandra” e il celebre ritratto al padre
Mostre Klimt e l’arte italiana
Eccezionalmente riuniti al Mart i due capolavori “italiani” di Klimt: “Giuditta II” e “Le tre età della donna”. Appartenenti a due tra le maggiori collezioni pubbliche, testimoniano il passaggio e l’eredità spirituale del maestro viennese in Italia e costituiscono il perno attorno al quale si sviluppa “Klimt e l’arte italiana”. Attraverso circa 200 opere, la mostra analizza
Collezione Fies. La prima collezione privata di opere mutuate dalla scena performativa
Dal 24 novembre Centrale Fies apre la sua collezione al pubblico. La mostra, a cura di Denis Isaia, presenta una selezione proveniente dalla prima raccolta italiana di opere mutuate alle arti performative: Collezione Fies. La collezione ad oggi è composta da sole 20 opere, patrimonio tanto piccolo quanto prezioso, opere donate da artiste e artisti nel corso degli anni
Nella mente del lupo
Come “ragiona” un giovane lupo? Quali sono i codici con cui la sua mente legge la realtà? Cosa prova quando viaggia tra boschi e crinali oppure mentre riposa nella tranquillità di una prateria all’alba? E ancora, quali strategie adotta per attraversare una strada, predare, esplorare un paese di notte o fuggire da un aggressivo cane
Giuseppe Gallo. Michelangelo sogna Brancusi
Scultore, pittore e disegnatore, Giuseppe Gallo è un artista che, in opposizione alla smaterializzazione dell’arte degli anni Settanta, riscopre il valore estetico e simbolico degli oggetti e dei materiali. Nelle sue opere intreccia linguaggi provenienti da mondi diversi attingendo alla filosofia, alla matematica, alla cosmologia e alla letteratura. I suoi lavori appaiono sospesi tra diversi tempi storici e donano consistenza a pensieri
Giotto e il Novecento
Il rapporto tra antico e contemporaneo è da sempre al centro dell’indagine del Mart di Rovereto. La struttura stessa del museo celebra le forme classiche del Panteon, rievocato nelle forme e nelle proporzioni della cupola, e dell’impluvium romano che caratterizza la fontana posta sotto la cupola stessa. La proposta espositiva basata su confronti e parallelismi è una
Lascaux Experience. La grotta dei racconti perduti
In anteprima italiana, “Lascaux Experience. La grotta dei racconti perduti” – la nuova mostra del MUSE – porta a Trento grazie alla realtà virtuale le antiche pitture della grotta di Lascaux, in Francia, veri e propri capolavori dell’arte rupestre preistorica. Famosa per le sue rappresentazioni di bisonti, uri, cavalli, cervi e felini, che affascinano l’umanità